La festa di San Valentino venne introdotta dalla Chiesa per porre fine ai lupercalia romani, rito pagano che veniva celebrato in questo periodo dell'anno, dedicato alla fertilità. In questa occasione venivano messi in un'urna dei biglietti con scritti i nomi delle donne e uomini che veneravano il dio Lupercus, dio della fertilità: un bambino veniva incaricato di estrarre dei nomi e formare delle coppie che per un anno avrebbero vissuto in intimità. Il Santo che si festeggia oggi è San Valentino da Terni, morto lapidato: esistono molte leggende per spiegare la scelta di questa figura come patrono degli innamorati, una delle quali narra che prigioniero in attesa della lapidazione si fosse innamorato della figlia ceca del suo guardiano alla quale avrebbe ridonato la vista e lasciato un biglietto d'addio con scritto "Dal vostro Valentino"...... Di sicuro la tradizione di spedire "valentine" è molto antica: la prima accertata risale al XV secolo quando Carlo d'Orléans imprigionato nella Torre di Londra scrisse alla moglie :"Je suis desja d'amour tanné, ma tres doulce Valentinée..." ossia "Sono già malato d'amore, mia dolce Valentina...."
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il nostro giardino ieri..... Dopo la bella nevicata di ieri oggi si torna alla normalità....strade libere e si inizia a cucinare per stasera....!!! Gnocchi, frittelle e cenci già in preparazione, ma anche...... Oltre alle portate classiche troverai.... Gnocchetti con pecorino e pepe Polpette di Carnevale Fritto misto alla toscana Cenci e frittelle di riso Migliacci E per ogni bimbo in maschera, menù bimbo gratis!!!! Risveglio innevato stamani!!!! Per iniziare ancora meglio la giornata....una bella fetta di torta di mele....!! La ricetta di questo dolce è una di quelle che ho "rubato" a mia nonna Loriana: la sua torta di mele è unica.....fin da piccola ne sono stata innamorata! Mia nonna non pesa gli ingredienti ma utilizza un bicchiere per misurarli....sempre lo stesso bicchiere da non so quanti anni..... Quella che vi propongo è la ricetta rivista da me, con qualche aggiunta rispetto all'originale! Preparazione Sbattiamo le uova con lo zucchero, aggiungiamo quindi il burro fuso, la farina, 100 ml di latte, una bustina di lievito, un po' di scorza di limone grattata, un bicchierino di vin Santo, una manciata di semi di anice, un pizzico di sale. Amalgamiamo benissimo tutti gli ingredienti, poi versiamo l'impasto in una tortiera rivestita di carta da forno. Tagliamo le mele a spicchi ed infiliamoli nell'impasto perpendicalarmente: utilizziamo tutte e 4 le mele...anche se gli spicchi sembrano troppi servono tutti!! Cospargiamo la torta con zucchero e mettiamola a cuocere in forno a circa 150-170° per un'ora. Una volta sfornata lasciamola fredare quindi togliamola dalla tortiera e prima di servire spolveriamola con zucchero a velo. Io preferisco servire la torta di mele a temperatura ambiente, magari accompagnandola con una crema inglese calda ed un bicchierino di Vin Santo.....
Io li preferisco con lo zucchero, ma in molti li mangiano dopo averli cosparsi di parmigiano......in ogni caso buonissimi!!!!! Il termine "migliaccio" a Pistoia si riferisce ad una crepe a base di sangue di maiale, ma nel resto della Toscana con questo nome vengono indicate anche focacce preparate con farina gialla o di castagne. L'impasto per i migliacci pistoiesi è costituito da sangue di maiale, brodo di maiale, farina, sale e spezie. Nelle norcinerie della nostra città li possiamo acquistare già pronti, ma volendo farli a casa dobbiamo innanzitutto procurarci un buon preparato....io vi consiglio di recarvi sulla sala, all'Antica Norcineria Orsi, lì troverete sicuramente il necessario per cucinare dei buonissimi migliacci!!! Il preparato che acquisterete è piuttosto liquido e di solito è pronto all'uso: solo nel caso non siano già stati messi dal norcino, si devono aggiungere uvette e pinoli.
Quella che vi propongo oggi è la ricetta di quelli che nel paese dove sono nata venivano chiamati "brutti ma boni": in realtà la versione originale di questi biscotti tipici è un po' diversa e prevede l'utilizzo di nocciole a copertura, mentre io utilizzo cornflakes. Sono buonissimi a fine pasto accompagnati da buon Vinsanto, ma anche a colazione, e se li mettiamo in un contenitore a chiusura ermetica, li possiamo tranquillamente conservare per alcuni giorni. Ingredienti
200 gr di farina 150 gr di burro 2 uova 100 gr di zucchero 1/2 bustina di lievito da dolci 1 manciata di pinoli 1 manciata di uvetta cornflakes Preparazione Impastiamo lo zucchero con il burro ammorbidito, quindi aggiungiamo le uova, la farina, ed il lievito. Strizziamo bene l'uvetta che avremmo messo precedentemente in ammollo ed aggiungiamola assieme ai pinoli al resto dell'impasto. Amalgamiamo bene tutto quindi con l'aiuto di cucchiai formiamo delle palline che andremo a rigirare nei cornflakes in modo che questi restino attaccati alla loro superficie. Disponiamo i biscotti su una placca da forno rivestita di carta da forno e ricordiamo di metterli non troppo attaccati gli uni agli altri per evitare che in cottura si attacchino fra loro, visto che lieviteranno abbastanza. Infornare a 180° per circa 15 minuti. Una volta tolti dal forno li lasceremo freddare. Possiamo anche servirli spolverati con zucchero a velo.
Ingredienti per 4 persone 200 gr di fettine di vitella 100 gr di pancetta 2 grosse patate 2 cucchiai di uvetta 2 cucchiai di pinoli 2 cucchiai di gherigli di noce 2 uova prezzemolo farina 50 gr di burro sale e pepe Preparazione Lessiamo le patate, quindi sbucciamole e schiacciamole. Rosoliamo le fettine di vitella in una padella con il burro, poi tritiamole finemente sul tagliere con la pancetta (le possiamo anche frullare). In una terrina amalgamiamo le patate, la carne, le uova il prezzemolo tritato, l'uvetta ammollata, i pinoli e le noci tritate. Saliamo e pepiamo, impastiamo bene e facciamo delle polpette non troppo grandi. Passiamole nel pangrattato, quindi friggiamole in abbondante olio caldo. Anzichè nel pangrattato possiamo passarle prima nella farina e poi nell'uovo, ed al posto della carne di vitella si può tritare quella di pollo o un misto di entrambe. A me piace servirle con una salsina piccante di pomodoro aromatizzata al lardo di colonnata.....
in un pentolino facciamo un soffritto di cipolla, peperoncino e cubetti di buon Lardo di Colonnata. Non appena la cipolla inizia ad imbiondire, aggiungiamo dei pomodori pelati. Facciamo cuocere a fuoco lento per una decina di minuti, saliamo e pepiamo. Togliamo dal fuoco la salsa e frulliamola o meglio passiamolo col minipimer. Rimettiamola cinque minuti sul fuoco e serviamola accanto o come letto delle nostre polpette.
Assieme ai cenci perchè non friggere anche due frittelle di riso o "Frittelle di San Giuseppe"??!!! Tipiche della festa dei papà, 19 Marzo, vanno benissimo anche in questi giorni...Una curiosità: sapete perchè per San Giuseppe si usa far frittelle? Perchè San Giuseppe, nella tradizione popolare, come secondo lavoro faceva il friggitore....!!! Esistono tante ricette di frittelle di riso, una delle quali prevede l'aggiunta nell'impasto di uva sultanina.....adorando questo ingrediente direi che è la mia preferita, ma oggi vi propongo la ricetta che faccio tutti i giorni per offrire le frittelle a fine pasto ai nostri ospiti: per esperienza so che il mio amore per l'uvetta non è molto condiviso, per cui evito di metterla!
Ricetta per 4 persone:
Togliamo dal fuoco e facciamo raffreddare, quindi aggiungiamo due uova, 2 cucchiai di farina,mezza bustina di lievito da dolci, un cucchiaio di scorza di arancio grattata e mezzo bicchierino di vin santo. Lasciamo riposare per un'oretta quindi, aiutandosi con due cucchiai, friggiamo l'impasto in abbondante olio caldo. Scoliamo le frittelle quando sono ben dorate, asciughiamole e spolveriamo di zucchero a velo. |
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AutoreCiao, sono Elena, da otto anni la cuoca dell'Agriturismo Baldi, da quando mia mamma, Marica, mi ha passato il testimone... Archivio
Marzo 2022
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