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Confettura di Cipolle rosse

7/5/2013

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“Per natura sono forte e dolce ancora 
e piaccio a chi sta e a chi lavora”






Il motto riportato è scritto sullo stemma di un Comune Toscano, Certaldo, famoso  per le sue cipolle, le Cipolle di Certaldo appunto, oggi diventate presidio slow food, ma esaltate già ai tempi del Boccaccio che ne parla nel VI libro del suo Decamerone....
Nella nostra regione le cipolle  sono coltivate un po' ovunque e tante sono le varietà classificate come PAT (prodotti agroalimentari tipici) :

Cipolla di Certaldo
Cipolla di Ripola
Cipolla di Terceretoli
Cipolla di Treschietto
Cipolla lucchese
Cipolla massese
Cipolla rossa toscana
Cipolla savonese, cipolla "sagonese"
Cipolla vernina, cipolla bastarda

Largamente diffuso in regione, questo ortaggio è fondamentale nella nostra tradizione culinaria e tanti sono i piatti a base di cipolla: basti pensare alla Carabaccia, la buonissima zuppa di cipolle rosse toscane, ma anche il lesso rifatto con le cipolle o la trippa, il baccalà......e nei nostri soffritti sempre tanta tanta cipolla!!!
Per la ricetta che vi propongo oggi utilizzate delle belle cipolle rosse toscane, otterrete un'ottima confettura adatta ad essere servita con pecorini stagionati regionali, ma anche con il lesso o carne di maiale e vitello arrosto.


Ingredienti
1 kg di cipolle rosse
2 bicchieri di vino rosso toscano 
1/2 bicchiere di Vin Santo
1/2 bicchiere di aceto rosso
500 gr di zucchero
6 chiodi di garofano
4 foglie di salvia
1 manciata di uvetta
sale

Procedimento
Prendiamo le cipolle, sbucciamole e tagliamole a fettine sottili sottili. Mettiamole in una pentola e lasciamole macerare nei due bicchieri di vino, l'alloro e i chiodi di garofano per 2-3 ore. Trascorso questo tempo aggiungiamo lo zucchero, l'uvetta il Vin Santo e l'aceto e mettiamo sul fuoco. La fiamma deve essere bassa e la cottura dura una quarantina di minuti, fino a che non si raggiunge la consistenza della marmellata. A metà cottura assaggiamo e regoliamo di sale. Se la confettura si rapprende troppo velocemente possiamo aggiungere un po' d'acqua per far cuocere ancora. A fine cottura, come ogni marmellata, non deve essere troppo asciutta, perchè freddando si rapprende. Per conservarla possiamo riempire dei barattoli a chiusura ermetica con la marmellata calda: utilizziamo barattoli nuovi o comunque con tappo integro, laviamoli bene e riempiamoli con la confettura ancora calda lasciando un mezzo cm di spazio, chiudiamoli bene e lasciamoli freddare quindi passiamo alla sterilizzazione. Prendiamo una pentola bella grande e riempiamola di acqua. Immergiamo i vasetti che devono avere almeno tre cm di acqua sopra il coperchio e  portiamo ad ebollizzione: dal momento in cui l'acqua bolle i vasetti devono sobbollire per una mezzoretta. Spengiamo la fiamma e lasciamo freddare il tutto, poi estraiamo i vasetti asciughiamoli e riponiamoli in un luogo fresco e non alla luce. Una volta aperti vanno conservati in frigorifero e consumati entro breve tempo. 
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    Ciao, sono Elena, da otto anni la cuoca dell'Agriturismo Baldi, da quando mia mamma, Marica, mi ha passato il testimone...
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