Cinghiale e cioccolato fondente????....Sì, proprio così! Sono i due ingredienti principali di questa antica ricetta toscana, che non potrà che conquistare i vostri palati!!!! Il "cignale in dolceforte", per dirlo alla toscana, è una ricetta che risale a tanti secoli fa, più precisamente al 1500. Nel periodo Rinascimentale ai banchetti delle case nobili fiorentine e senesi spesso venivano proposte pietanze basate su accostamenti che oggi possono sembrarci azzardati e bizzarri: all'epoca, invece, era consuetudine cucinare le carni di cinghiale, lepre e capriolo, ma anche manzo (famosissima è anche la lingua in dolceforte) unendole a zucchero, miele, spezie e cioccolato, dando origine ad un agrodolce deciso e particolarissimo. A dire la verità, il cinghiale in dolceforte veniva preparato anche nel Medioevo, aggiungendo in cottura oltre a pinoli e spezie, il miele; successivamente, con l'arrivo del cioccolato dall'America, questo divenne l'ingrediente principale per le preparazioni in agrodolce, tramandato nei secoli, amato anche all'Artusi e giunto fino a noi. Il dolceforte non è un modo di cottura, in realtà è una salsa che accompagnava o veniva aggiunta a fine cottura alla cacciagione cucinata in salmì: così facendo il contrasto del dolce e del forte era accentuato al massimo. Nel tempo alcuni hanno preferito smorzare un po' i sapori amalgamando salsa e carne leggermente prima e ricuocendo il tutto insieme. Io sono dell'idea che per certe cose le vie di mezzo non esistono quindi se vogliamo preparare un piatto insolito bisogna azzardare, a chi piace, piace, a chi non piace....beh, può sempre mangiare il cinghiale in salmì senza aggiunta della salsa!! Visto che al giorno d'oggi è quasi impossibile trovare in un ristorante un piatto di selvaggina in dolceforte, vi invito, prima di tutto a venire al Podere Santa Rita ad assaggiarlo :) , poi, se ne avrete voglia, a provare a cucinarlo voi stessi: la preparazione del cinghiale in dolceforte è molto semplice anche se un po' lunghina, ma il risultato ripaga del tempo trascorso davanti ai fornelli!! In questa giornata freschina di fine Novembre facciamo un salto indietro nel tempo di qualche secolo, prepariamo il palato a gustare qualcosa di inusuale e......
A cottura del cinghiale ultimata, prima di aggiungere la salsa, abbiamo preparato uno dei piatti più amati della cucina toscana, ideale da servire anche con polenta: il cinghiale in salmì.
Cosa significa salmì? E' un tipo di cottura per la cacciagione fatto in modo che la carne si impregno degli aromi delle spezie e degli ortaggi utilizzati.
4 Comments
Jarda
23/2/2015 12:04:35 pm
As usually, I used your recipe just for inspiration, I can't ever just follow what's written. So I added some allspice, sage leaves, rosemary, a piece of grated ginger, a good handful of dry prunes and caramel. And I forgot to put the muscat. It came out very nicely, we just had it for dinner tonight. Actually, it was better than what you get in most restaurants. Try it, you might like the idea. Thanks for the inspirational recipe.
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bismar
21/10/2015 10:15:27 am
Una ricetta molto antica con molte varianti tutte molto gustose. A me piace molto la corata di lepre in dolce forte oppure i colombacci
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Andrea
14/11/2022 04:45:49 am
Cinghiale al cioccolato: mangiato una volta a casa di un collega,
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AutoreCiao, sono Elena, da otto anni la cuoca dell'Agriturismo Baldi, da quando mia mamma, Marica, mi ha passato il testimone... Archivio
Marzo 2022
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