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Le erbe aromatiche: l'erba cipollina

15/3/2013

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Ingrediente principale di uno dei nostri primi piatti più conosciuti, gli spaghettini con pinoli ed erba cipollina, è  un'erba aromatica che cresce spontaneamente in numerose zone d'Italia, soprattutto in zone umide, fresche e ricche di sostanza organica, fino ai 2500 metri di altitudine. Anche i prati del Podere Santa Rita sono letteralmente invasi da questa erba, che nasce e cresce a ciuffetti soprattutto alle radici degli olivi: è qui infatti che la possiamo trovare e cogliere a colpo sicuro gran parte dell'anno, poichè predilige zone di ombra parziale. 

Caratteristiche

Il nome scientifico dell'erba cipollina è Allium schoenoprasum, della famiglia delle Amarillidaceae; è una pianta perenne e bulbosa, le cui foglie non superano mai il numero di 3-4 per esemplare ed hanno una tipica forma a cilindro, sono cave e prive di peli. Sono proprio le foglie la parte maggiormente utilizzata, in quanto molto molto aromatiche: queste infatti, se recise in basso, emanano un forte aroma simile a quello del porro. Durante l'inverno le foglie dell'erba cipollina spontanea seccano per poi riprendere vigore a primavera. I fiori, che iniziano a spuntare a maggio, sono ermafroditi e molto grandi, dal tipico colore rosa, con diverse tonalità. Il frutto invece è costituito da una capsula contenente semi neri. L'erba cipollina è un'erba tappezzante, invadendo nel corso degli anni i prati in cui nasce spontaneamente. Coltivandola, grazie alla potatura, si può mantenere un basso sviluppo anzichè un cespuglio.
Le piante spontanee resistono molto bene anche a basse temperature, alle quali riducono al massimo la loro produzione di foglie per poi riprenderla in primavera con successiva fioritura.

Curiosità

Il nome allium deriva probabilmente dal latino, allium=aglio, con origine sconosciuta, forse dal celtico all=bruciante o dal greco aleo=fuggire: in entrambi i casi si fa riferimento al forte odore delle foglie, non gradito da molti animali. iIl nome della specie "schoenoprasum" deriva dal greco schoenos =giunco e πράσον= porro per il fatto che le foglie rassomigliano a quelle dei giunchi ed il loro aroma a quello del porro.
Il nome comune "erba cipollina"  deriverebbe invece dal latino cepulla, diminutivo di cepa (cipolla) quindi "piccola cipolla".
Probabilmente a causa del suo aroma, è considerata da un punto di vista magico, una pianta protettrice.


    

Proprietà

Dell'erba cipollina possiamo utilizzare tutte le parti, bulbi, fiori e foglie: queste ultime sono sicuramente le più usate e conosciute, soprattutto in cucina. Tagliando spesso le foglie impediamo la fioritura, fondamentale se coltiviamo la pianta per scopi culinari poichè la formazione del fiore riduce molto le proprietà aromatiche. Le foglie dell'erba cipollina vanno utilizzate freschissime per via delle loro caratteristiche: l'alta concentrazione di acqua dei loro tessuti e la loro struttura cava non ne permette l'essiccazione, che ne causa la perdita di aromaticità: al limite possono essere surgelate, ma sempre meglio usarle fresche. I tessuti di questa pianta sono molto ricchi di sali minerali, calcio, potassio, ferro e fosforo, di vitamine (in particolar modo quelle appartenenti al gruppo B, PP, A e C), ma anche di flavonoidi, fibre, grassi e proteine e acido glicolico. L'erba cipollina viene utilizzata per trattamenti naturali contro l'acne, le scottature e le punture di insetto, grazie alle sue proprietà antisettiche, battericide e antiossidanti, cicatrizzanti. Dimostrata è anche la sua azione diuretica e  lassativa.

L'erba cipollina e la medicina naturale

Esiste un ottimo vino medicinale che si prepara mettendo a macerare 40-50 g di bulbi freschi in un litro di buon vino bianco secco. Dopo circa 20 giorni dobbiamo colare e conservare in una bottiglia di vetro ben chiusa. La dose da bere è un bicchierino 2-3 volte al giorno, a stomaco pieno.
In erboristeria l'erba cipollina è poi usata sia per via orale che esterna: l' olio essenziale che si ricava da questa pianta viene assunto a cucchiai per le sue proprietà epurative, antisettiche e cardiotoniche. In modo particolare la sua capacità di agire come cardiotonico e stimolante dell'irrogazione sanguigna, ha dato a questa pianta la fama di essenza afrodisiaca. Per questo è conosciuta fin dall'antichità: i romani ne parlavano in molti trattati di medicina. Essendo ricca di vitamina C fu utilizzata contro lo scorbuto: 100 gr di erba cipollina coprono il fabbisogno giornaliero di vit C (75mg).
L’erba cipollina può aiutare ad attenuare i postumi della sbornia: in questo caso un mazzetto di erba cipollina va tritata e lasciata macerare per 24 ore in un bicchiere di latte molto grande; la dose consigliata è d 3 assunzioni nell’arco della giornata. 
Contro la stitichezza: sminuzziamo 15 foglie in mezzo lotro di acqua bollente, filtriamo e dopo 10 minuti aggiungiamo del miele per addolcire. 
Come digestivo: facciamo un decotto facendo bollire in in una tazza d'acqua 15 gr di foglie.

In cucina

Già i Greci ed i Romani utilizzavano l'erba cipollina come condimento a diversi piatti, oggi è usata per insaporire formaggi a pasta molle, o frittate, ma anche carne e pesce e pasta. Stagliuzzata può essere messa nei soffritti in sostituzione della cipolla, della quale è molto più digeribile. Inoltre stimola l'appetito favorendo la produzione di succhi gastrici e grazie alle sue proprietà digestive è adatta ad accompagnare cibi grassi. Le foglie sono le più utilizzate, anche se i fiori sono ottimi sulle insalate, per il loro tipico aroma molto delicato che ricorda quello della cipolla. Spesso è anche usata per guarnire i piatti, io vi propongo invece una ricetta nella quale è uno degli ingredienti principali:
spaghettini alle erbe aromatiche

Spaghettini piccanti alle erbe aromatiche

Coltivazione

Questa pianta  non ha bisogno di ricevere particolari cure , cresce con buoni risultati sia in luoghi molto soleggiati, ma anche in quelle zone di semi-ombra. Nella stagione estiva è necessario annaffiare abbondantemente stando attenti però ai ristagni di acqua. 
Le piantine si possono ottenere mediante semina su terreno ben drenato. I ciuffetti di piantine devono essere poi trapiantati in vasetti con terriccio più ricco. Quando sono ben sviluppate si collocano in terra piena in zone soleggiate. E’ possibile anche moltiplicare le piante adulte all'inizio dell'autunno: si divide la pianta madre in 4-5 parti ognuna delle quali deve essere messa in vasetti singoli o a terra a distanza di circa 30 cm l'una dall'altra.
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