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Le erbe aromatiche: La Salvia

25/2/2013

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Buongiorno! Fra poco meno di un mese sarà primavera, anche se in questi giorni la neve ci fa sentire ancora in pieno inverno....e con la primavera tornano le temperature adatte per seminare un po' di erbe aromatiche nei nostri giardini o  in qualche vaso da tenere sul terrazzo o in cucina. A volte basta qualche fogliolina fresca aromatica per rendere speciale un piatto semplice.....ed è proprio per questo che da oggi voglio darvi qualche consiglio sulla coltivazione e sull'uso di alcune piantine. 

La Salvia Officinalis

Salvia officinalis
La salvia, salva
Una delle piante aromatiche più conosciute è senz'altro la salvia, diffusa ed apprezzata in tutto il mondo per il suo aroma che la rende largamente utilizzata in cucina. La specie che conosciamo ed usiamo è Salvia Officinalis, originaria dell’Europa meridionale e  diffusa in tutti i paesi con clima mite, dove cresce selvatica nei prati formando dei cespugli che generalmente non superano il metro di altezza. Questa pianta appartiene alla famiglia delle Lamiaceae ricca di specie sia annuali che perenni che vengono coltivate per usi alimentari, terapeutici ed ornamentali. La salvia comune, quando la pianta è giovane, è verde, con foglie ovali ed allungate dalle quali si estrae un olio essenziale, responsabile del suo aroma, mentre i suoi fiori sono di color violetto o bianco, a seconda della varietà (la albiflora, dai fiori bianchi è la migliore per uso di cucina) e fiorisce a primavera. 

Proprietà

Il nome salvia deriva sicuramente dal latino, da salvus, sano o da salus ossia salute, in ogni caso già da questo capiamo come dai tempi più antichi fossero note le proprietà curative della Salvia Officinalis: nel medioevo si riteneva che la salvia guarisse da ogni male, tanto che Carlo Magno ne ordinò la coltivazione nei monasteri del suo impero. Da secoli le foglie di salvia, raccolte prima della fioritura, vengono utilizzate in sostituzione del the per preparare tisane con proprietà digestive, ottime per combattere la bronchite, la depressione e la stanchezza (nei secoli passati i
Cinesi acquistarono la salvia dai mercanti europei pagandola con tre o quattro volte il suo peso in the!). 
Il decotto di salvia unito all'acqua del bagno è benefico contro i reumatismi, la sudorazione eccessiva e per tonificare il sistema nervoso.
Le foglie della salvia utilizzate fresche strofinandole sui denti li rendono più bianchi e purificano l'alito, e da esse si ricava un olio essenziale molto usato in cosmesi: astringente per i pori dilatati della pelle del viso ed il suo estratto è un eccellente fissatore dei profumi.  
Le proprietà aromatiche della salvia sono date dall' olio essenziale che ha una composizione chimica molto complessa, ma principalmente costituito da : alfa e beta-tujone, canfora e 1,8-cineolo. Dobbiamo tenere presente che la salvia bisogna comunque usarla in modo moderato evitando le preparazioni troppo concentrate che potrebbero essere tossiche in quanto contiene il tuione,  chetone complesso che ad alte dosi può essere molto pericolo per la salute.
Le foglie dela salvia si possono raccogliere ed essiccare all'ombra, quindi si conservare in sacchetti di carta o di tela.

Curiosità......Nell'America centrale esiste una specie particolare, la Salvia divinorum che è allucinogena contenendo il Salvinorin, il più potente allucinogeno naturale che si conosca in natura.

Le foglie di salvia....

Ecco tre esempi per utilizzare le foglie di salvia:
Decotto contro la debolezza cardiaca

Schiacciare leggermente 15 gr di foglie fresche di salvia e versare in 200 gr di acqua bollente. Filtrare dopo 3 minuti e dolcificare con miele. Bere in due dosi con un intervallo di un'ora.

Alito cattivo

Per purificare l'alito è sufficiente mastcare una foglia fresca di salvi inghiottendo i piccoli frammenti di foglia

Infuso contro la cattiva digestione

Si consiglia di prendere al termine di ogni pasto una tazza di acqua calda nella quale siano rimasti in infusione un pizzico di fiori di camomilla, un pizzico di foglie di menta e tre foglie di salvia.

Da "Le erbe che curano" E.Chessi-Pozas & Hermosilla

La Salvia in cucina

La salvia è usata in cucina in  molti paesi: nel Regno Unito è utilizzata per aromatizzare il famoso formaggio Derby (Sage Derby Cheese), in Francia è tra gli ingredienti delle Erbe di Provenza, negli Satati Uniti è una delle erbe che per tradizione vengono usate per farcire il tacchino nel Giorno del Ringraziamento. Comunemente utilizziamo le foglie della salvia, ma anche i fiori sono commestibili e si possono aggiungere alle insalate.
Le foglie di salvia hanno un aroma speziato e leggermente amaro, che si accosta molto bene a formaggi a pasta morbida, funghi, carne di manzo e maiale, noci, ripieni, minestre: si devono sempre staccare dalla pianta le foglie di cima, lavarle ed asciugarle con panno. 
Moltissimi sono gli utilizzi in cucina, io vi propongo...
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Gnudi di ricotta burro e salvia

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Stuzzichini alla salvia

Coltivazione

La salvia si può coltivare fino ad un’altitudine di 800-900 metri e ha bisogno di un terreno neutro oppure non molto ricco di calcare e sabbioso e con ottimo drenaggio. Coltivare la salvia è abbastanza facile: la coltivazione migliore sarebbe in pieno campo anche se può essere benissimo coltivata nelle nostre case in vaso, ma sempre in un luogo dove riceve il massimo dell'illuminazione possibile. E' una pianta molto resistente, tanto che se coltivata all'aperto resiste anche a temperature sotto le zero: le sue foglie si possono infatti raccogliere sempre. La vita della salvia è relativamente breve, infatti dopo circa 5-6 anni essa appassisce e sarà necessario sostituirla con una nuova.La moltiplicazione della salvia avviene per seme o talea. 
A partire da fine Febbraio possiamo iniziare a fare talee di salvia, un buon momento è quando la salvia inizia ad avere foglie nuove alla base: in questo modo la talea servirà anche da potatura alla pianta. Per fare le talee dobbiamo tagliare dalla pianta originale, di almeno 2-3 anni di vita, dei rametti lasciando almeno una coppia di gemme nuove: il taglio deve essere netto, fatto con una cesoia o con una forbice affilata, mai con le mani, perchè un taglio non preciso ha basse probabilità di generare radici trasformando la talea in una nuova piantina. La lunghezza della talea deve essere circa di 10 cm,  e  deve essere privata delle foglie alla base prima di interrarla per circa metà lunghezza in un vaso con due parti di  terriccio fertile ed una di sabbia grossolana. Di solito le talee vengono immerse in una polvere rizogena per favorire la radicazione, ma questo procedimento non è fondamentale per le talee di salvia che hanno una buona capacità di germinazione. A seconda delle condizioni climatiche possiamo tenere i vasi anche fuori, ma in questo caso la temperatura deve essere intorno ai 18°C, altrimenti in casa. Il terreno dei vasi deve essere annaffiato in modo che resti umido ma non del tutto pregno: anche se i primi giorni le talee si inclinano non significa che stiamo dando poca acqua. Fino a che la talea non inizia a germogliare va tenuta coperta con un foglio di plastica o con un sacchetto e in un luogo all'ombra.  L'attecchimento sarà riuscito se dopo aver messo le radici inizieranno a spuntare nuove foglioline in cima alla talea che  a questo punto sarà diventata una piantina vera e propria: a questo punto possiamo togliere la plastica e spostarla a luce piena. La nuova pianta potrà essere trapiantata a fine primavera in un luogo bene esposto al sole e nei mesi più caldi dovrà essere abbondantemente irrigata.
Se preferiamo possiamo anche piantare i semi: in questo caso vanno  distribuiti in file parallele ed interrati all’inizio della stagione primaverile, in un vaso posto in una zona ombreggiata ad una temperatura di circa 18°C, annaffiando come già detto per le talee. Se seminiamo al chiuso la germogliazione avverrà dopo circa 1-2 settimane, se al'aperto ci vorranno anche 3 settimane. Dobbiamo sempre piantare molti di semi perchè la percentuale di germogliazione è parecchio bassa; il vaso con i semi va coperto con della plastica affinché la temperatura e il grado di umidità rimangano costanti e il terreno con secchi troppo rapidamente. Quando iniziano a spuntare i primi germogli,  dobbiamo togliere  la plastica e aumentare l'illuminazione via via che le piantine si crescono. Le piantine più deboli devono essere eliminate per fornire maggior spazio per lo sviluppo a quelle più forti: una volta cresciute dovranno essere trapiantate delicatamente in un altro vaso con un terriccio sabbioso. 

Sapevate che...

Nel linguaggio del fiori la Salvia ha diversi significati: innanzittutto è da sempre il simbolo della salute ma anche il sibolo delle virtù delle massaie dato dal fatto che è una pianta semplice, rigogliosa e dalle innumerevoli virtù. Regalare una salvia azzurra significa dire alla persona amata "apprezzo le tue qualità", ma regalare una salvia aurata è simbolo di venalità mentre quella di colore porpora è simbolo di ambizione.
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