Quella che vi propongo oggi è la ricetta di quelli che nel paese dove sono nata venivano chiamati "brutti ma boni": in realtà la versione originale di questi biscotti tipici è un po' diversa e prevede l'utilizzo di nocciole a copertura, mentre io utilizzo cornflakes. Sono buonissimi a fine pasto accompagnati da buon Vinsanto, ma anche a colazione, e se li mettiamo in un contenitore a chiusura ermetica, li possiamo tranquillamente conservare per alcuni giorni. Ingredienti
200 gr di farina 150 gr di burro 2 uova 100 gr di zucchero 1/2 bustina di lievito da dolci 1 manciata di pinoli 1 manciata di uvetta cornflakes Preparazione Impastiamo lo zucchero con il burro ammorbidito, quindi aggiungiamo le uova, la farina, ed il lievito. Strizziamo bene l'uvetta che avremmo messo precedentemente in ammollo ed aggiungiamola assieme ai pinoli al resto dell'impasto. Amalgamiamo bene tutto quindi con l'aiuto di cucchiai formiamo delle palline che andremo a rigirare nei cornflakes in modo che questi restino attaccati alla loro superficie. Disponiamo i biscotti su una placca da forno rivestita di carta da forno e ricordiamo di metterli non troppo attaccati gli uni agli altri per evitare che in cottura si attacchino fra loro, visto che lieviteranno abbastanza. Infornare a 180° per circa 15 minuti. Una volta tolti dal forno li lasceremo freddare. Possiamo anche servirli spolverati con zucchero a velo.
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Ingredienti per 4 persone 200 gr di fettine di vitella 100 gr di pancetta 2 grosse patate 2 cucchiai di uvetta 2 cucchiai di pinoli 2 cucchiai di gherigli di noce 2 uova prezzemolo farina 50 gr di burro sale e pepe Preparazione Lessiamo le patate, quindi sbucciamole e schiacciamole. Rosoliamo le fettine di vitella in una padella con il burro, poi tritiamole finemente sul tagliere con la pancetta (le possiamo anche frullare). In una terrina amalgamiamo le patate, la carne, le uova il prezzemolo tritato, l'uvetta ammollata, i pinoli e le noci tritate. Saliamo e pepiamo, impastiamo bene e facciamo delle polpette non troppo grandi. Passiamole nel pangrattato, quindi friggiamole in abbondante olio caldo. Anzichè nel pangrattato possiamo passarle prima nella farina e poi nell'uovo, ed al posto della carne di vitella si può tritare quella di pollo o un misto di entrambe. A me piace servirle con una salsina piccante di pomodoro aromatizzata al lardo di colonnata.....
in un pentolino facciamo un soffritto di cipolla, peperoncino e cubetti di buon Lardo di Colonnata. Non appena la cipolla inizia ad imbiondire, aggiungiamo dei pomodori pelati. Facciamo cuocere a fuoco lento per una decina di minuti, saliamo e pepiamo. Togliamo dal fuoco la salsa e frulliamola o meglio passiamolo col minipimer. Rimettiamola cinque minuti sul fuoco e serviamola accanto o come letto delle nostre polpette. Manca poco più di una settimana a martedì grasso...in questi giorni voglio proporvi alcune ricette adattissime per questo periodo dell'anno, iniziando dalla più ovvia, ma buonissima.....i CENCI!!!! Ingredienti per 4 persone:
Preparazione: Impastate la farina con le uova, lo zucchero, il burro fuso, un bicchierino di Vin Santo, un pizzico di sale ed un cucchiaino di scorsa d'arancio. Lavorate bene fino ad ottenere un impasto liscio, quindi fate riposare un'ora in un luogo fresco. Spianare la sfoglia abbastanza fine e tagliatela a grosse strisce e poi a pezzi irregolari. La sfoglia si spiana facilmente a mano, oppure con una macchinetta. I cenci vanno cotti in olio abbondante e bollente. Appena pronti toglieteli dall'olio e metteteli su carta assorbente, quindi cospargeteli di zucchero vanigliato. Si possono servire sia caldi che freddi! P.s. una volta spianati e tagliati a me piace "annodarli" prima di friggerli..... Ciao! Sono Elena, da otto anni la cuoca dell'Agriturismo Baldi, da quando mia mamma Marica mi ha passato il testimone.... La passione per la cucina, e soprattutto per la cucina tradizionale toscana, che poi è diventata il mio lavoro, è sicuramente un vizio di famiglia.... "mamma, posso andare a cena dal nonno Tonino?? Ha fatto la polenta e il baccalà!!". Ecco, non so quanti Venerdì della mia infanzia ho pronunciato questa frase! Sì, perchè il nonno Tonino, nonno paterno, era un grande amante della cucina e tante volte tornato dal campo nel quale lavorava, si metteva ai fornelli.... E a chi in famiglia non gli vien l'acquolina in bocca a pensare ai crostini neri della zi' Marianna?? La vecchia zia paterna preparava il suo famoso sugo nero per crostini per tutti, parenti e paesani, buonissimo!!!! Il mio nonno materno, Gino, invece, credo di non averlo mai visto davanti ad una pentola, ma le merende insieme a lui sono uno dei ricordi più belli che ho....io a sedere sempre nello stesso "cantuccio" del suo caminetto, lo guardavo mentre affettava a mano il prosciutto che poi metteva sopra ad una fetta immensa di pane.....la seconda fetta di pane invece era destinata ad essere inzuppata di vino rosso e zucchero, perchè qualcosa di dolce ci vuol sempre...!!!! Nessuna ricetta ricercata quindi, ma solo (solo??? la cosa fondamentale!!!) pochi ingredienti semplici e genuini e tanto, tanto amore! Ed infine, ma non certo per importanza, la mia nonna Loriana....quante ricette di dolci le ho "rubato"....difficilissimo poi realizzare le sue ricette, perchè lei te le dice tutt'ora un po' così..."du' bicchieri di quello, un pochino più di mezzo di quello..." . La nonna è abituata a farli ad occhio i dolci, e da quante volte li ha preparati, le vengon sempre uguali! Io invece, fissata con la precisione, ho dovuto provare le sue ricette tante volte per riuscire a scriverne una, pesata, che avesse come risultato finale il suo! Da piccoli ma non solo (a dire la verità ha smesso solo da pochissimi anni!) per befana preparava ad ogni nipote un befanotto, come per San Iacopo una corona di chicchi.....E' lei che sfornava cantuccini, torte di mele e crostate per l' Agriturismo i primi tempi che abbiamo aperto, ed alla fine sono diventati dei classici del nostro ristorante. Quindi un'infanzia passata fra cose squisitissime e caserecce....poi nel '97 da una delle folli idee di mio babbo Franco.....nasce l'Agriturismo Baldi, con la sua prima sede di Canapale. Mia mamma Marica iniziò cucinando per pochissime persone, tutte ricette casalinghe, e nel giro di poco tempo la sua cucina riscosse grande successo.... Circondata da tutto, io che avevo sempre solo apprezzato il bello del mangiare, iniziai a scoprire il piacere di cucinare quei piatti che tanto mi piacevano. Già, perchè cosa c'è di più gratificante di vedere persone che si gustano ciò che hai cucinato per loro?? Così piano piano, ho iniziato a riprendere in mano tutte le ricette di mia mamma e a studiarne tante altre nuove. Le Crespelle alla fiorentina, una delle prime ricette messe a punto da lei nel '97, ormai sono uno dei piatti più conosciuti della nostra cucina, mentre, per esempio, il Peposo, la pecora in umido, il cinghiale in salmì, il ragù di cinta senese, sono ricette introdotte da me nel nostro menù. Ogni volta che mi viene in mente di proporre qualcosa di nuovo ho sempre la mia cavia d'eccellenza, che è anche la più critica e quindi la più costruttiva....mio marito Stefano (forse l'ho talmente esasperato che è per questo che un po' di tempo fa mentre gli parlavo di cucina, mi mise in testa l'idea di fare un blog...!!!). Con lui condivido la passione per il con il cibo ed il buon vino: oltre alla cucina toscana, che rimane sempre la mia preferita, adoro anche la cucina etnica, indiana soprattutto. Quando andiamo in vacanza troviamo sempre qualcosa di estremamente delizioso e tipico da mangiare...anche in Inghilterra, dove è opinione comune si mangi male! Sono dell'idea che ovunque, andando a cercare posti dove preparano piatti che la gente del luogo comunemente mangia, qualcosa di buono si trova sempre. Ricordo ancora una zuppettina bollente mangiata in un pubbettino irlandese sperso nel nulla: vi entrammo seguendo un gruppetto di ragazzi del posto.....così scoprimmo che nei pub irlandesi c'è sempre nel menù del giorno la "soup of the day", buonissima!!!. Ma anche un fish and chips può essere qualcosa di sublime, se mangiato nel baracchino giusto in una stradina dell'Inghilterra...... Ecco, questa sono io, una donna che 35 anni che già dalla mattina mentre prepara la colazione alla sua stupenda famiglia, pensa a cosa cucinare durante la giornata, certo per lavoro, ma soprattutto per passione, quella passione che voglio condividere con tutti voi!!!!! Se non si ha la pretesa di diventare un cuoco di baldacchino non credo sia necessario per riuscire, di nascere con una cazzaruola in capo, basta la passione, molta attenzione e l'avvezzarsi precisi: poi scegliete sempre per materia prima roba della più fine, che questa vi farà figurare.(Artusi) |
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AutoreCiao, sono Elena, da otto anni la cuoca dell'Agriturismo Baldi, da quando mia mamma, Marica, mi ha passato il testimone... Archivio
Marzo 2022
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